giovedì 15 settembre 2016

Elisa intervista Alessia Garbo, scrittrice (Tappa Blogathon)

Buon giorno a tutti!
Oggi, per poi, ho intervistato Alessia Garbo per per l'uscita del suo nuovo romanzo, "Il Giglio di Cristallo".

Questo articolo fa parte di un Blogathon e in palio per chi seguirà tutte le tappe, ci saranno dei premi.
Ecco a voi le regole del giveaway:
1) Iscriversi a tutti i blog partecipanti e al blog dell'autrice www.alessiagarboautrice.it
2) Mettere 'mi piace' alla pagina facebook Alessia Garbo Autrice.
3) Condividere almeno uno dei post taggando tre persone.

4) Commentare almeno un post dei blog partecipanti.

Per avere più punti:
1) Mettere 'mi piace' alle pagine facebook dei blog partecipanti
2) Condividere i post di più di un blog partecipante
3) Commentare più di un post

Saranno estratti tre vincitori, che avranno rispettivamente:
1) Copia cartacea autografata de Il Giglio Bruciato
2) Ciondolo in fimo raffigurante la protagonista del romanzo
3) Segnalibro di pannolenci a tema Giglio

Ora, però, passiamo all'intervista!



Ciao Alessia: benvenuta! Sei pronta a cominciare?
Ti va di parlarci un po' di te?

Ciao, Elisa. E grazie a te per lo spazio. Prontissima. Sono Alessia Garbo, vivo a Palermo. Scrivo da qualche anno ma solo ad Aprile mi sono decisa a pubblicare il mio primo romanzo. Ho due cani da cui non mi separo mai. Amo cucinare, leggere e guardare serie tv.

Che cosa ti ha spinta a pubblicare?

La spinta decisiva è arrivata da chi aveva letto in anteprima il Giglio. Le mie amiche e le mie sorelle mi rassicuravano sulla forza dei personaggi e della trama, e in più pressavano per leggere il romanzo in versione cartacea. Lo volevano tanto che non potevo non accontentarle. E poi, certo, ho pubblicato per soddisfazione personale e per autodefinirmi "scrittrice", visto che fino ad Aprile non ci riuscivo. Alla fine, ho pubblicato quando ho trovato che il Giglio fosse pronto a spiccare il volo. 

Arriviamo subito al sodo, dunque! Il "Giglio". Come è nata questa storia?

Dal nulla, praticamente. Ricordo che era estate, c'era un caldo pazzesco. Mi sono chiesta: e se l'Inquisizione esistesse ancora? E se il cattivo fosse quello che sembra la vittima? Ci misi un po' per pianificare la trama. I primi di Settembre iniziai a buttar giù qualche riga. 

Molto ma molto interessante! Ti va di parlarci brevemente de «Il Giglio bruciato»?

Sì, certo. In una Como che sembra innocua ma tanto innocua non è, Angelica Giglio si sveglia dopo quindici giorni di coma. Apprende dalla madre, l'unico membro della sua famiglia, di avere avuto un grave incidente. Questa, però, non è l'unica scoperta che la protagonista fa. Infatti, si accorge di aver perso la memoria, viene fuori che ha un'amica e un fidanzato e che il suo anziano relatore per la tesi è andato in pensione. Al suo posto, ora c'è un affascinante professore, Gabriel Duke. Potrebbe essere l'inizio di qualcosa... Ma Angelica è vittima di strani episodi, e Gabriel la segue ovunque. 

Angelica e Gabriel sono dunque i protagonisti di questa storia.
Solitamente tutti domandano come nascono proprio i protagonisti. Io ti farò una domanda un po' atipica, invece: come sono nati i coprotagonisti? Come si chiamano?

Adele. È la mamma di Angelica, ed è un po’ la mamma che vorrei, amica della figlia ma non troppo. Farebbe di tutto per proteggerla e appoggiarla, arrivando anche a esagerare per poi rendersi conto che non sta andando nella giusta direzione. Ma che vogliamo farci? È umana. 

Victor. È il mio comprimario del cuore, una spalla, uno dei miei personaggi meglio riusciti. È oscuro, misterioso, più di Gabriel. Prima lo si odia, poi lo si ama. È inevitabile.
Poi ci sono Rebecca, Bea e Andrei… Ognuno di loro contribuisce alla storia in qualche modo. Senza loro, il Giglio non sarebbe il Giglio. 

Qual è il personaggio di cui non avresti mai pensato di scrivere e di cui invece poi ti sei "innamorata" scrivendo? Mi spiego meglio: c'è stato un personaggio di cui inizialmente non t'importava e che poi t'è entrato dentro?

Victor, sicuramente. Con lui ho vissuto delle fasi passando dall’odio profondo all’amore incondizionato. Doveva avere un ruolo molto marginale, ma poi… Ho scritto una novella per approfondire il suo personaggio.

Parlando invece del secondo romanzo della serie, pensi che abbia assunto la "direzione" tracciata dal primo o che invece si sia discostato in fase di scrittura?

Si è discostato molto, credo. Sia perché ho scritto scene che non avevo pensato di scrivere, sia perché il mio stile narrativo è maturato. Infatti sono tornata sul primo dopo aver finito il Giglio di cristallo per appianare il divario, rimaneggiandolo interamente.

Qual è, secondo te, la cosa che più piace della tua serie?

Ho notato che piace il mio stile scorrevole e leggero, l’alone di mistero, e Gabriel e Victor

Quali sono i tre cibi di cui Angelica non potrebbe fare a meno? E Gabriel?

Angelica ama la pasta e il gelato. Gabriel potrebbe anche non mangiare, più che altro lui adora cucinare.

Di canzoni sicuramente ce ne saranno tante, ma quali sono le tre principali che hanno fatto da colonna sonora per la stesura per questo tuo secondo romanzo?

Cosmic love, di Florence and the Machine. Unconditionally, di Katie Perry. E All of me, di John Legend. 

Quali sono, invece, le tre canzoni che fanno da colonna sonora alla tua vita?

Immagino che dopo questa risposta mi sfotterete a vita: la sigla di Lassie. Non sto scherzando. 

Poi Fallin, di Alicia Keys. La descrizione di un attimo, dei Tiromancino. Come quello che tu stai giocando a me, perché NON posso ridurre le canzoni a tre. Semplicemente inconcepibile. E infatti per dispetto ne aggiungo un’altra: Can’t fight the moonlight, di LeAnn Rimes. 
E dopo quest'ultima domanda... saluta il tuo pubblico!

Visto che sono una persona notoriamente rompi, devo farvi una raccomandazione prima. Leggete, leggete tanto, leggete italiano e recensite. Non precludetevi delle piccole perle solo perché sono self e/o scritte da autori italiani. 

Detto questo, tanti cari saluti.



a Rafflecopter giveaway

martedì 6 settembre 2016

Recensione: "Il sentiero d'Inverno" di Serena De Filippi

Ciao a tutti!
Eccomi con un'altra recensione di un racconto che ho semplicemente adorato: "Il sentiero d'Inverno" di Serena De Filippi.

“New York non faceva bene ai provinciali. Bea stessa ne era rimasta vittima, affascinata dalle mille luci – ma era un gratta e vinci, raschiata via la striscia grigia, si perdeva, sempre, e scoprivi che restava ben poco dei bagliori. Era una notte eterna, senza stelle e senza luna, e pure senza fortuna.”

Bea è una ragazza come tante, che è costretta a crescere –purtroppo- troppo in fretta a causa delle morti delle persone che lei ama: prima il padre, poi la madre. Ed ecco che arriva lui, Alessandro, che conquista il suo cuore. Si innamorano, ma egli ha una fidanzata. Si amano di nascosto, con passione, con desiderio. Ardono come una fiamma e proprio come una fiamma la loro storia brucia in fretta.
E’ dopo la rottura con Alessandro che la giovane decide di trasferirsi a New York, dove inizia a lavorare come “intrattenitrice” –prostituta- di ricconi. Ma non sempre le cose vanno bene, tanto che interrompe il suo lavoro a causa di una bruttissima esperienza. Ed è Danny –il suo migliore amico nonché coinquilino- a raccogliere i suoi cocci: quelli della brutta esperienza e del ritorno di fiamma, di Alessandro che una notte va da lei e col quale fa l’amore. La vita, però –si sa- è infame e anche Danny le verrà presto portato via. A Bea non resta che la piccola vita che ora cresce in lei.
“Era la condanna del primo amore, dell’anima gemella. E’ una tossina che crea dipendenza. E sai che ne morirai, ma continuerai a berlo, il veleno, perché è dolce, come morire in mare.
Continuerai a drogarti di memorie fresche, dal profumo di rose.”

Ed ecco che, quando la piccola Eva ha cinque anni, inizia a fare domande: chi è il mio papà? Chi è, chi è, chi è, chi è? E sarà proprio la vita a risponderle: Alessandro troverà le due e finalmente Bea può abbracciare il suo Gigante per la vita.

Questo racconto –a mio modesto parere- è pura poesia: mai volgare, mai banale, mai eccessivo, mai logorroico. Lascia libero spazio all’immaginazione, ma al tempo stesso le scene sono descritte in modo divino, tanto che t’appaiono davanti agli occhi.

Lo stile di Serena è uno stile che a me piace definire “retrò”, uno stile che ti catapulta nel passato –durante gli anni ’60- e ti fa battere forte il cuore, regalandoti mille emozioni.
Insomma: questo racconto è qualcosa di speciale, che vi terrà incollati alle pagine.
Vi farà battere il cuore.
Vi farà piangere.
Vi farà sognare.
Vi farà vivere.

Voto: 5/5


lunedì 5 settembre 2016

Presentazione: "Il giglio bruciato" di Alessia Garbo

Ciao a tutti!
Dopo avervi lasciati in pace per un'intera domenica, eccomi qua con la presentazione di un altro romanzo, un paranormal romance questa volta: "Il giglio bruciato" di Alessia Garbo.

Titolo: “Il giglio bruciato”
Autrice: Alessia Garbo
Editore: Self publishing
Genere: paranormal romance

Sinossi:
Un incidente d’auto le ha cancellato la memoria.
Ora, l’anno che non riesce a ricordare le sembra un’intera vita da ricostruire.
Che cosa succede a chi dimentica un segreto inconfessabile?
Il tempo di Angelica Giglio sulla Terra è sul punto di scadere.
I nemici potranno essere la sua condanna, oppure rappresentare la sua salvezza.
Angelica si troverà trascinata in un vortice fatto di pericoli e rivelazioni al di là di ogni possibile immaginazione. Le già fragili certezze della protagonista verranno messe a dura prova, dovrà riscoprire la sua vera identità e avrà bisogno di un alleato per sopravvivere. Ma fra amici che non ricorda di avere conosciuto e l’arrivo del misterioso Gabriel Duke, chi potrà aiutarla a non bruciarsi col fuoco?

Biografia dell’autrice:
Alessia Garbo nasce nel 1985, in Sicilia, dove vive col marito. Ama i cani, i romanzi, la cucina e le serie televisive. Le sembra di scrivere dalla prima volta in cui ha preso nella mano sinistra una matita, ma solo recentemente ha riempito d'inchiostro il suo primo manoscritto. Nel 2015 ha aperto il blog "Giardino d'inchiostro" dove parla della sua passione più grande: la lettura.
Il giglio bruciato è il suo romanzo d’esordio.

Un breve estratto:
La sua presenza nella stanza, che pure mi era familiare, era ingombrante. I mobili, il divano, lo stesso salotto, sembravano piccolissimi al suo confronto. Gabriel era fatto per l’aria aperta, era fatto per il cielo, le montagne. Tutto sembrava banale, se paragonato a lui. Tutto smetteva di essere mio, e diventava suo. L’aria intorno a lui si tendeva, facendosi da parte, perché Gabriel sovrastava il mondo, ovunque si trovasse, qualunque cosa facesse. Occupava tutto: la mia casa, il mio cuore, i miei pensieri, i miei polmoni. Gabriel faceva tutto suo, me inclusa.

sabato 3 settembre 2016

Presentazione: "Ti ricorderò, sorridendo" di Marilena Di Micco

Salve a tutti!
Oggi vi presento un romanzo che mi attira davvero molto.
Beh, che dire? Le nostre self ci stanno offrendo moltissimo materiale da leggere e tutto interessantissimo!
Quanto vorrei avere giornate di quarantotto ore per poter fare tutto ciò che vorrei fare!
Ma bando alle ciance!
Vi lascio subito a questo piccolo gioiellino!

Titolo: Ti ricorderò, sorridendo.
Autore: Marilena Di Micco

Editore: self
Disponibile su amazon

Ebook 0,99€ , cartaceo 9,97€

Link d'acquisto: 

Sinossi:
Elhaida è una ragazza come tante altre, ama i valori della vita, tiene alle persone che la circondano più di quanto tiene a se stessa, e si considera fortunata ad avere una famiglia, degli amici, un ragazzo che la amano allo stesso modo.
Sembra andare tutto per il verso giusto, fino al giorno dell'incidente, in cui tutto il suo mondo viene stravolto. Incubo e realtà diventano le due facce di una stessa medaglia. Spetterà solo alla ragazza trovare la forza per risalire, e tornare alla sua vita...
Ma niente potrà mai tornare com'era prima, e la vita spesso continua anche con qualche pezzo in meno, nonostante il vuoto che riporta. Cos'è accaduto veramente in quell'incidente? Chi sono in realtà le persone che circondano Elhaida? Spetterà solo a lei scoprirlo e riuscire finalmente, a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, ma prima che sia troppo tardi...
Una sfida contro il tempo, in cui solo l'amore può tutto ed essere la vera forza.





venerdì 2 settembre 2016

Recensione: "Come miele sul cuore" di Tiziana Iaccarino

Ben trovati per un'altra recensione.
Questa volta si tratta di "Come miele sul cuore" di Tiziana Iaccarino.
Non sono molto per i romance, ma devo dire che questo non mi è dispiaciuto.

Prima della recensione vera e propria, parliamo dell’autrice:
Tiziana Iaccarino è un'artista italiana che nasce a Napoli il 7 Maggio del 1976. A soli cinque anni canta già in televisione e prosegue crescendo in sintonia con l'arte figurativa e l'arte letteraria.
A diciotto anni insegue il sogno di calcare un palcoscenico e comincia a frequentare un'Accademia
d'Arte Drammatica che le permette di recitare presso i teatri più importanti della sua città.
Nel 2008 esce il suo primo romanzo “Un barlume di speranza・(Giovane Holden Edizioni) arrivato alla II Edizione nel 2010 e in classifica su La Repubblica Ed. Napoli al 5° posto tra i libri di Narrativa
Italiana più venduti in una nota libreria campana. In quella classifica è l'unica esordiente tra nomi già
illustri della letteratura italiana. L'anno successivo esce il suo secondo romanzo “Le catene del potere” (Edizioni Eracle) e nel 2012 è la volta del terzo “Sulle orme della notte” (Ciesse Edizioni). Nel 2013 viene pubblicato il manuale “Come promuovere un libro” dalla casa editrice digitale flower-ed di Roma, la commedia autoprodotta “Lanty&Cookies” e il sequel “Lanty in love” che diventa l'inizio di una serie chick lit per la casa editrice digitale Genesis Publishing. Segue il nuovo manuale “L'agenda dello scrittore” (flower-ed) e nel 2014 la nuova commedia “Karola&Lustro”.

Bene: ora che abbiamo conosciuto Tiziana, parliamo.

Premetto che a me i romanzi ESCLUSIVAMENTE rosa non fanno impazzire, proprio per niente. Questo libro, però, l’ho apprezzato poiché scorrevole, scritto bene –a parte qualche errorino e refuso che non influiscono minimamente sul testo né sulla sua scorrevolezza- e soprattutto prende: vuoi sapere come va a finire, cosa succederà ad Isabel, chi sceglierà.

Il libro inizia con la protagonista che è in luna di miele alla Isole Cayman. Si è appena sposata con August Lettieri, uomo molto più grande di lei, completamente innamorato. Ma Isabel lo ama? Per farcelo capire, Tiziana inizia la narrazione con quelli che io chiamo flash back: ovvero ci racconta ciò che è successo, ciò che ha spinto Isabel a sposare August, per poi riallacciarsi al presente. Capiamo subito che la relazione tra August e Isabel non è delle migliori.

La narrazione prosegue e incontriamo anche Darrell, prestante e aitante giovanotto invaghito di Isabel e di cui anche la ragazza –poco più che ventenne- s’innamorerà. Ora: chi sceglierà Isabel?

La fine è abbastanza “scontata”, ma è la migliore a mio avviso: non poteva finire in modo diverso!

Parlando dei protagonisti: a tratti Isabel l’ho trovata irritante, parecchio infantile, ma con la voglia di risolvere i problemi di tutti e farsi carico di essi –e ho apprezzato tantissimo questa cosa-. Si riscatta molto verso la fine, quando caccia fuori il coraggio e prende in mano la propria vita.

August: personaggio molto interessante, che m’ispira parecchio, tanto che mi piacerebbe leggere molto di più su di lui. Per questo mi viene istintivo chiedere all’autrice se ci regalerà una novella o un’opera dedicata interamente a lui.

Darrell: beh, che dire? E’ l’uomo dei sogni, quello che tutte vorrebbero. Mi è piaciuta tantissimo la sua dichiarazione d’amore, una di quelle che ti fa battere il cuore un po’ più veloce e scioglierebbe anche chi –come me- è un po’ più ostico.

Insomma… valutazione complessiva positiva!

Non mi resta che fare i complimenti all’autrice e dirle di continuare così!

Voto finale: 4/5


giovedì 1 settembre 2016

Elisa intervista L.Cassie, scrittrice

Ciao a tutti!
Eccoci qua con il secondo appuntamento della rubrica "Le interviste".
Oggi ho deciso di intervistare L. Cassie, un'autrice che mi incuriosisce molto.
Ne approfitto, inoltre, per ricordare a tutti che oggi, 1.09.2016, esce il suo nuovo lavoro: "Tutto quello che vorrei".
Un grandissimo in bocca al lupo, quindi!
Ma bando alle ciance, conosciamo questa fantastica scrittrice!

Ciao Laura! Innanzitutto grazie per aver accettato di sottoporti a questa mia intervista.
Iniziamo!
Ti va di presentarti?
Ciao Elisa, sono io che ti ringrazio per avermi concesso uno spazio sul tuo angolino vrtuale. Ne sono molto felice. Presentarmi dici? Beh...una cosa l'hai già svelata, ovvero il mio nome. Come autrice uso uno pseudonimo (L. Cassie), ma il mio vero nome è Laura. Sono una ragazza di 22 anni e mezzo che abita in uno sperduto paesino del piemonte e che ha un mare di passioni. Che altro dire? Sono una sognatrice nata.... 

Come è nata la tua passione per la scrittura?

Non saprei dire con precisione. La scrittura ha sempre fatto parte di me, è una cosa naturale. Dico sempre che per me scrivere è come respirare, non potrei vivere senza.


Sì, ti capisco benissimo! Fa parte di te, insomma! Ti ricordi come è nata la tua prima storia? Non dico il tuo primo romanzo, ma proprio la tua prima storia.
Ti spiego. Io da bambina e da ragazzina ho sempre butatto giù flotte di pensieri, scrivevo i miei sentimenti, le mie sensazioni su di un foglio o un blog. È solo nell'ultimo periodo che mi sono cimentata con delle storie o romanzi, in seguito alla chiusura del negozio in cui lavoravo. La prima storia narrava di una ragazza che aveva vissuto da sempre come spettatrice, guardando le persone che la circondavano fare quelle cose che avrebbe voluto fare lei. Il titolo era "Lisa, la spettatrice del mondo" (se non vado errando).



Davvero molto interessante! E hai mai pensato di trasformarla in un romanzo vero e proprio? 

Credo di aver inserito parte di quel brano in ognuno dei miei romanzi. 

Questa è una cosa bellissima. E i tuoi romanzi, invece, come sono nati?

Cosa vuoi sapere esattamente? Con una domanda così generica rischio di scriverti un romanzo come risposta 

Cosa ti ha spinta a scrivere, perché hai deciso di scrivere, perché sono nati. La forza motrice che ti ha dato la forza di scrivere

Ho deciso di scrivere i miei romanzi perché sentivo di avere qualcosa da raccontare, da divulgare, da condividere. La forza motrice è stata, ed è ancora oggi, la voglia di fare della mia passione qualcosa di grande. Voglio raggiungere il cuore dei lettori e inviare loro messaggi importanti, oltre che regalare un po' di spensieratezza. 

Quali sono le principali difficoltà che hai incontrato nello scriverli?

La difficoltà più grande la incontro sempre negli ultimi capitoli. Ho paura di non svelare tutti gli enigmi del romanzo, di concludere tutto troppo velocemente o, al contrario, dilungarmi troppo. Alla fine l'epilogo ha una bella importanza. Il prologo e l'epilogo sono i due elementi base per una buona impressione. Mi spiego meglio. Se il libro inizia male, non lascio una buona impressione. Sin dalle prime righe bisogna conquistare il lettore, ma, ugualmente, se finisce male, mi son giocata mesi di lavoro. Cosa ancor più grave. 

Sì, capisco benissimo cosa vuoi dire. Ti va di parlarci del tuo ultimo "bimbo", che esce proprio oggi? Come è nata l'idea?

Lauren, la protagonista ha vissuto una drammatica esperienza identica alla mia. È stata invstita da un auto mentre attraversava la strada e ha rischiato di morire. Proprio come me. In seguito a questo evento si trasforma in una maniaca del controllo e si priva di ogni piacere della vita, temendo di sprecarla. Ma il bel Matt le farà cambiare prospettiva di vita. Posso quindi dire che gran parte dell'ispirazione me l'ha fornita il mio passato.  

Ti rispecchi maggiormente in Matt o in Lauren? Perché?

Beh, in Lauren, per i motivi sopra elencati. Ho dato a lei parte del mio vissuto, non potrebbe essere diversamente. 

La scrittura, quindi, in questo caso ti ha anche aiutata? L'hai usata come valvola di sfogo?

È sempre una valvola di sfogo. 

Indubbiamente.
Cambiando argomento: nella nostra vita, ci sono persone che lasciano il segno: chi ha lasciato il segno nella tua?

Mmmh, domanda interessante. Credo che i bulli incontrati a scuola abbiano influito sulla persona che sono oggi. Inoltre il mio migliore amico mi ha aperto gli occhi su un bel po' di cose e mi ha tirato fuori dal buio in cui mi ero infilata. 

Cosa diresti, oggi, a questi bulli?

Una sola parola: grazie 

E cosa, invece, vuoi dire a tutti coloro che sono invece vittime di bullismo?

Beh, di non credere alle loro parole, di non smettere di sognare, di avere fiducia in se stessi e che nella vita tutto torna. La vita ce la costruiamo noi, in base a ciò che crediamo, e se diamo credito alle cattiverie che ci vengono dette non sarà buona cosa per cui teniamo duro! P.S. ho già scritto un romanzo su questo tema, ma al momento non è più in commercio. 

Parole molto molto sagge!
Bene, direi che questo è tutto!
Grazie per il tempo che ci hai dedicato! 


Grazie a te! 

mercoledì 31 agosto 2016

Presentazione: "Tutto quello che vorrei" di L. Cassie

Buona sera!
Ben tornati per la presentazione di un libro che, personalmente, mi attira molto e che, sicuramente, acquisterò!

Titolo: Tutto quello che vorrei
Autore: L. Cassie
Editore: Self publishing
Genere: Rosa
Pagine: 186

Prezzo: e-book € 0,99 – cartaceo (disponibile a breve)

Data di pubblicazione: 1 SETTEMBRE 2016

Trama: 
Lauren ha rischiato di morire e ora programma ogni istante della sua vita. Da tempo ha rinunciato all'eccitazione dell'ignoto, preferendo la tranquillità di avere tutto sotto controllo ed è solo quando getta i suoi pensieri su un blog online che si sofferma ad assaporare davvero le sue giornate.
Ma per Matt, giovane cantante londinese, quei pochi attimi non bastano. Non possono essere sufficienti per godersi la propria esistenza. Ed ecco che inizia la sua nuova sfida personale: vuole che quella ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi smetta di fare programmi e cominci ad assaporare le cose belle della vita.
Le strade di questi due ragazzi, contro ogni previsione, s'intrecciano, stravolgendo l'uno il destino dell'altra e mentre Matt si addentra nel passato di lei, in realtà non fa altro che rivivere il proprio.
Lauren ha paura, si sente fragile e non capisce: perché Matt crede così tanto nella sua forza? Perché si ostina a piombare nelle sue giornate quando meno se l'aspetta? Perché sta sconvolgendo ogni suo piano, rendendo tutto così difficile ma allo stesso tempo... fantastico?

Biografia: 
L. Cassie nasce nel 1993 a Torino ed è in Piemonte che trascorre la sua infanzia, crescendo a pane e libri. Intraprende un percorso scolastico che la qualifica Estetista nel 2010, abilitandosi qualche anno più tardi. A gennaio 2015 apre un piccolo spazio sul web, denominato “L. Cassie – Blog”, con il quale collabora, come promoter e recensitrice, con note Case Editrici. A poco a poco riscopre una vecchia passione, quella per la scrittura, ed è grazie a quest’ultima che decide di dar luce al suo primo romanzo “Una nuova vita”. Pochi mesi dopo realizza una seconda opera intitolata “Ascolta il mio silenzio” (romanzo che al momento non è più in commercio e che verrà ripubblicato a breve). Nel gennaio 2016 realizza “Le cicatrici dell’anima”, una raccolta di citazioni. La sua opera più recente è, però, “Tutto quello che vorrei”, un romanzo pubblicato a settembre dello stesso anno.

martedì 30 agosto 2016

Recensione: "Incontri in maschera" di Monica Schianchi

Salve a tutti!
Chiedo venia per la lunga assenza, ma si sa com'è l'estate!
Nei prossimi giorni pubblicherò un po' di recensioni, perciò restate connessioni (le avevo precedentemente pubblicate su un altro blog, ma dal momento che sono state cancellate non facendo più parte dello staff -come è giusto che sia- ho deciso di riproporvele).
Partiamo subito con la recensione di un libro che personalmente mi è piaciuto davvero tanto: "Incontri in maschera" di Monica Schianchi, di cui è uscito anche il prequel intitolato "La propria strada" (che acquisterò appena ne avrò la possibilità).

Sinossi:
Torino 2030.
"Incontri in maschera" è uno dei migliori punti di ritrovo per tutti coloro che abbiano voglia di incontri sensuali nella massima sicurezza e discrezione.
Per Altea, professoressa universitaria, è l'occasione ideale per liberare i propri istinti senza avviare una relazione sentimentale. La vita l'ha scottata troppe volte perché lei abbia voglia di esporre di nuovo il suo cuore.
Forse, però, un incontro che non aveva previsto le farà cambiare idea.
Forse il suo cuore è pronto ad aprirsi di nuovo.

Parto col dire che ho apprezzato davvero molto il personaggio di Altea, la protagonista. E' una donna forte, ma al tempo stesso nasconde una grande fragilità dovuta ad un passato non tanto facile.
Man mano che si va avanti con la lettura, si capisce il motivo del suo essere così restia ad avere relazioni (e non la posso certo biasimare!).
Non voglio rivelarvi molto della trama, poiché sennò vi rovinerei tutto.
Altro personaggio fondamentale è Federico.
Uomo bellissimo, affascinante e molto colto. Soprattutto, Federico, è l'unico che riesce a suscitare interesse nella bella Altea, cosa che risulta alquanto difficile. E' ironico, strafottente e soprattutto dalle mille risorse.
Però... devo ammettere che il mio personaggio preferito è Stefano.
Sarà bastardo, sarà stronzo, sarà tutto quel che volete... ma io l'ho amato davvero!
Non vi rivelo quel che farà, ma molto probabilmente voi lo odierete.
Io, d'altronde, sono sempre stata innamorata dei "cattivi ragazzi" perciò non c'è da stupirsi che mi sia piaciuto così tanto!

La storia è molto intrigante, le scene erotiche riescono a colpire e non sono per nulla volgari, riescono a trasportarti nel momento e vorresti essere al posto di Altea.
Il testo è molto scorrevole e non ho trovato alcun errore, né refusi.
La trama è avvincente e si fa davvero fatica a staccarsi dal testo.
Davvero i miei complimenti a Monica, che è riuscita ad appassionarmi con la sua storia.

Voto: 5/5

venerdì 10 giugno 2016

Presentazione: "Le barriere dell'anima" di Giovanna Mazzilli

Oggi vi presento anche un altro libro -un romance-  che uscirà l'11.06.2016!
Non perdetevi "Le barriere dell'amore" di Giovanna Mazzilli!

Sinossi:
Sergio fa il medico, è un bell’uomo, ha quasi quarant’anni e mente ogni giorno a se stesso, affermando di non volere legami. Passa da una donna all’altra, usandole e non curandosi dei loro sentimenti. Ha solo una regola: evitare di superare i tre incontri in camera da letto.
Emma è un’infermiera, ha trent’anni e, da quando ha incontrato Sergio durante un turno di notte in ospedale, non ha fatto altro che pensare a lui. Quando si rincontrano, anche lei cade nella spirale dell’affascinante medico. Ma qualcosa dentro di lui è cambiato. Emma è riuscita a scuotere l’anima di Sergio, toccando punti lontani e scavalcando delle barriere che nessuno aveva mai varcato.
Riuscirà a far cedere il bel dottore e a fargli ammettere che l’amore è una realtà e non solo una fantasia?
Dopo “Le barriere della passione”, ritroviamo Sergio, il fratello maggiore di Amelia. La sua storia, le sue debolezze e la consapevolezza che, con la persona giusta, le barriere dell’anima si possono infrangere, riuscendo finalmente ad amare.





Presentazione: "Le cose come stanno e altri racconti" di Tina Caramanico

Ciao a tutti!
Oggi vi presento un'antologia molto interessante: "Le cose come stanno e altri racconti" di Tina Caramanico.

Titolo: “Le cose come stanno e altri racconti”
Autore: Tina Caramanico
Genere: raccolta di racconti
Pagine: 108
Prezzo: 10 euro
Link d'acquisto: https://www.amazon.it/cose-come-stanno-altri-racconti/dp/889332069X/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1465142865&sr=8-1&keywords=le+cose+come+stanno+e+altri+racconti

Sinossi:
Il libro contiene due raccolte di racconti, uscite separatamente in edizione digitale.
“Le cose come stanno”. Nove storie brevi sulla perdita delle illusioni, sulla caduta delle costruzioni fantastiche e arbitrarie che utilizziamo per abbellire, semplificare o comprendere la nostra vita. Nove personaggi incontrano all’improvviso la cruda, splendida realtà delle cose, che spesso fuggiamo per paura o per leggerezza.
“Nell’altra stanza (tre racconti sull’altrove)”. A volte non siamo dove sembriamo essere. A volte non siamo qui, non siamo noi. Siamo in un'altra stanza, un'altra vita, un altro tempo.

Uno dei racconti presenti nell'antologia:

“Il segreto di zia Amalia”


Ai tempi di zia Amalia c’erano ancora le zitelle. Le donne diventavano zitelle perché nessun uomo le aveva volute, e nessun uomo le aveva volute perché erano troppo secche, e siccome erano zitelle tutti le guardavano male e pensavano che avessero un brutto carattere. Zia Amalia era una zitella.
Mia madre andava a lavorare, e zia Amalia era venuta a stare con noi per badare a me, che ero piccola, e aiutare con la casa. Se oggi qualcuno facesse questo per me senza pretendere il doppio del mio stipendio, io gli farei una statua equestre e la esporrei all’ingresso. Invece mia zia Amalia era mal tollerata, sembrava che tenendola in casa fossimo noi a farle un favore, perché, certo, lei era zitella e non aveva una famiglia sua.
Zia Amalia non aveva neppure una casa sua: quando non stava con noi, stava con mia nonna sposata, che era sua sorella e aveva studiato, faceva la maestra. Zia Amalia invece no, non aveva studiato, poi era zitella, e quindi, sebbene facesse praticamente la serva a mia nonna, doveva esserle grata, perché lei era zitella e non aveva una casa sua, non l’aveva mai avuta.
Le zitelle erano piuttosto zitelle fin da giovani, evidentemente si capiva subito come sarebbero finite. Certe volte mi ricordo che zia Amalia usciva e quando tornava mi chiamava in cucina con un gesto silenzioso della mano, vieni, poi tirava fuori dalla borsa un cartoccio e lo metteva sulla tavola. Io lo sapevo cosa c’era dentro: le amarene. Lucide, grosse, dolci, quasi nere. Mia madre (non so perché) era convinta che le amarene mi facessero male, e per me erano assolutamente vietate. Salvo quando zia Amalia me le comprava di nascosto e me ne faceva mangiare quante ne volevo. Ancora me lo ricordo, come erano buone, e mi ricordo come rideva zia Amalia e come ridevo io. Credo che quella fosse la felicità, per tutte e due: complici in quella allegra efferatezza, chiuse in cucina a mangiare le amarene. Non stavo affatto male, dopo. Ma mia madre non se ne è mai accorta.
In tv, a quei tempi, davano uno sceneggiato che mi piaceva tanto ma di cui non capivo niente, se non che c’erano donne con vestiti e capelli lunghissimi e uomini che correvano a cavallo nei prati. Allora con zia Amalia giocavamo ad Aivanù: lei mi raccontava storie complicatissime, che adesso non ricordo, ma che tutte culminavano nella cavalcata a perdifiato di Aivanù sulle sue ginocchia. Io ero Aivanù, naturalmente. Finiva che zia mi faceva cadere (per finta) e ridevamo un sacco. Da grande ho letto il vero Ivanhoe di Scott, ed è stata una delle più grandi delusioni della mia vita.
Quando fui un po’ cresciuta, zia Amalia tornò ad abitare da mia nonna. D’estate andavo a passare un mese al mare da loro. Zia Amalia mi faceva trovare sul balcone il dondolo pronto e ripulito dalla ruggine dell’inverno. Sul dondolo ci passavamo le serate, a chiacchierare e a sentire la musica nel mangiadischi. Zia mi comprava i dischi, quelli che volevo io. Il mangiadischi era un aggeggio che oggi non esiste più, che sembrava una piccola valigetta, con cui si potevano sentire i 45 giri. Anche i 45 giri adesso non esistono più, sono roba da collezionisti. Sul dondolo, la sera, zia Amalia mi raccontava quello che faceva da giovane, e di quando sua madre buttava dalla finestra l’acqua addosso ai suoi corteggiatori che andavano a farle la serenata. Prima di diventare una zitella zia Amalia aveva dei corteggiatori che le facevano la serenata. A me questa cosa piaceva da morire, mi piaceva immaginarmela, e anche la bisnonna che inveiva dalla finestra. Zia Amalia era bravissima a raccontare storie, bravissima. Ridevamo un sacco, la sera sul dondolo.
Morì troppo presto, intendo troppo presto per me. Il resto della famiglia se ne dimenticò piuttosto in fretta, credo. Quelli che piangono davvero ai funerali sono i figli, e zia Amalia di figli non ne aveva. Però aveva me.
Qualche anno dopo, parlando con una mia lontana cugina, venni a sapere che zia Amalia aveva una storia segreta, che non aveva mai raccontato a nessuno. Per la verità era un tabù, quella storia, per tutta la famiglia, e quindi non se ne parlava mai, non se ne doveva parlare: così dicevano la mia bisnonna, mia nonna e mio padre. Il fatto è, mi raccontò la mia lontana cugina che aveva scoperto la cosa dai pettegolezzi di sua madre, che zia Amalia era stata sposata. O forse non si era neppure sposata, ma era scappata con un uomo. Non era un uomo qualsiasi, pare: si vociferava fosse un nobile, un ufficiale, uno straniero, un tedesco. Se n’era andata via con questo misterioso personaggio, via dove?, e poi era tornata, dopo un po’, da sola. L’avevano ripresa in casa, malgrado la vergogna, e quella storia era sprofondata nel silenzio, e quindi nell’oblio. Dunque era stato così che zia Amalia era diventata una zitella.
Provai in tutti i modi a cercare altre informazioni su questo segreto di famiglia, ma mia nonna era morta, mio padre ne sapeva poco e comunque non gli piaceva parlarne; di carte, lettere, fotografie non ne trovai. Salvo quelle di zia Amalia da giovane, che era alta, snella e fiera, nello sguardo e nel portamento. Ma quelle erano foto di prima. Insomma, le mie ricerche furono infruttuose. Allora cominciai a lavorare di fantasia, su questa storia.
Erano i primi anni del ‘900 a Napoli: prima della Grande Guerra. Zia Amalia era una ragazzina, era bruna e aveva gli occhi neri, lucenti. La sua era una famiglia della buona borghesia: andavano a passeggio, andavano al mare, alle feste da ballo. Fu così che un giorno zia Amalia incontrò un giovane: era sicuramente alto, sicuramente biondo, sicuramente bello e fiero a sua volta. Portava la divisa e sapeva essere cortese con le signore. Ballarono insieme una sera. E forse la stessa sera si baciarono di nascosto, sul terrazzo o nel giardino, sulle scale o in un salottino vuoto, mentre la musica, di là, suonava ancora. Si videro altre volte, non per caso, e mia zia si consumava d’amore per questo straniero misterioso. Poi lui la convinse a partire, a seguirlo chissà dove. Io so che non avrà fatto molta fatica: zia Amalia era una che adorava le storie complicate, i romanzi, era una che si perdeva nei sogni, che si struggeva di curiosità per quello che non conosceva. No, di sicuro quell’uomo in divisa non avrà fatto molta fatica per convincerla.
Non so cosa sia successo dopo, quali ostacoli abbiano distrutto quel sogno così grande, quali umiliazioni abbiano ucciso quell’amore coraggioso e incosciente. Non riesco a immaginarmelo, e in fondo non lo voglio sapere. Certo, rimasta sola sarà stata distrutta, zia Amalia, sarà stata disperata. Ma qualche cosa di dolce e di buono quell’avventura nell’ignoto, quel sentimento scervellato io credo a lei l’abbia lasciato. Io so che nelle amarene e nelle storie di zia Amalia c’era molto amore e c’era allegria. Da qualche parte della sua vita e della sua memoria dovrà pure averli presi.

Biografia: 
Tina Caramanico è nata a Taranto nel 1962. Oggi vive ad Abbiategrasso, in provincia di Milano. Ha pubblicato nel 2011 una piccola raccolta di poesie, “Guida a Milano invisibile”, Nulla Die; nel 2013 tre raccolte di racconti: “Le cose come stanno”, in digitale con Officine Editoriali; “Oltre l’incerto limite”, Runa Editrice; “Piccole storie oscure”, 0111 Edizioni; nel gennaio 2015 è uscita una nuova raccolta di poesie, “I poeti non servono a niente”, con la casa editrice Ottolibri e una novella tra horror e noir, “In memoria”, in digitale con Nero Press. Seguono le sue prime due pubblicazioni indie: la raccolta digitale “Nell’altra stanza (tre racconti sull’altrove)” e il libro “Le cose come stanno e altri racconti”, che contiene in versione cartacea l’omonima raccolta e i tre racconti di “Nell’altra stanza”. Altre sue poesie e numerosi racconti brevi sono usciti in varie antologie (editori, tra gli altri, LietoColle e Mondadori), riviste e sul web.

Link: blog Dentro il cerchio: http://dentroilcerchio.blogspot.it/

lunedì 30 maggio 2016

Presentazione: "Ascolta il mio silenzio" di L. Cassie

Ciao a tutti!
Oggi vi presento "Ascolta il mio silenzio" di L. Cassie, edito da 13Lab.

Titolo: Ascolta il mio silenzio
Autore: L. Cassie
Editore: 13Lab
Genere: Rosa
Data di pubblicazione: 2 Giugno 2016
Prezzo: 13 € (cartaceo) acquistabile in prevendita a questo link: http://www.13lab.it/ecommerce/home/46-ascolta-il-mio-silenzio.html

Sinossi:
Succedono cose nella vita in grado di ferirci terribilmente, cose per le quali non sempre esiste una spiegazione. Accadono e basta. Jennifer, tutto questo, lo sa fin troppo bene. Sono passati quasi tre anni dal giorno in cui la sua vita è cambiata drasticamente. Nulla è mai più tornato come prima, nemmeno lei è la stessa di un tempo. Sì è chiusa a riccio, in un silenzio ostinato dal quale si sente protetta. In pochi sanno la sua storia, in molti la giudicano, la prendono in giro, l’allontanano. Nessuno vuole una “sfigata” come lei nella propria cerchia di amici, come se frequentarla fosse la peggiore delle condanne. Jennifer non può fare a meno di sentirsi di troppo, inadatta e fuori luogo. Si sente incompresa e diversa da tutti, o meglio... è così che gli altri la fanno sentire. È sola e ha paura di esserlo per sempre, ma un giorno alla sua porta si presenta Cedric, un ragazzo pronto ad aiutarla. Riuscirà a fidarsi di lui?

sabato 28 maggio 2016

Recensione: "L'amore e altri guai" di Prisca Turazzi

Ben trovati!
Oggi vi parlo di un libro che ho trovato davvero molto carino: "L'amore e altri guai" di Prisca Turazzi, edito dalla Milena Edizioni.

Sinossi:
Quando Filippo chiede all'amico Francesco di spiegargli cosa si prova ad essere gay, è difficile per lui capire se la sua sia una semplice curiosità o stia diventando un intenso coinvolgimento. Il loro legame degenera fino al punto in cui Filippo sparisce, forse per sempre, o almeno così crede Francesco che, tornando a Milano, si ritrova l'amico come coinquilino. Francesco e Filippo diventano, così, complici di un tango in cui si incontreranno e si scontreranno, sullo sfondo di una poliedrica Milano, che racchiude al contempo realtà gay friendly e omofobe. Un cast formato da poche personalità uniche e fortemente delineate cercherà di guidarli in questo difficile percorso: dallo psicoterapeuta Michele, al cugino sordomuto Raffaele, all'eccentrica amica Elisabetta. Un racconto fresco che racchiude un caleidoscopio di emozioni e immagini, vissuto dai protagonisti in viaggio alla scoperta di se stessi.

Davvero ben strutturato e ben scritto, questo libro vi catapulta in una Milano Gay Friendly.
Vi tiene incollati alle pagine, vi fa venire voglia di scoprire cosa accadrà ai protagonisti di questa storia, di capire maggiormente la loro psiche.
Ho adorato Filippo, seriamente!
Stronzo, egoista e melodrammatico: è così che si autodefinisce uno dei due protagonisti.
Francesco, invece, è assai più riflessivo, più tranquillo, con un passato più "travagliato" alle spalle, ma non ho intenzione di rivelarvi oltre.
Ho adorato anche Elisabetta, altro personaggio fondamentale di questa storia che aiuterà Filippo a capire se stesso.
Per non parlare di Michele (lo ammetto: ho un debole per i personaggi con questo nome!): davvero magnifico.
Scorrevole, rapido, incisivo: non riesco a trovare pecche in questa storia ambientata nella mia Milano.
Perfetta per tutti coloro che amano le storie d'amore e la letteratura LGBT!
Più che consigliato.


Voto: 4/5

venerdì 27 maggio 2016

Elisa intervista Giada Andolfo, Blogger

Ben trovati per la prima intervista del blog!
Per cominciare questa nuova rubrica, ho deciso di intervistare una mia collega blogger: Giada Andolfo, che si occupa del blog "Fantasticando sui libri" (http://fantasticandosuilibri.blogspot.it/).

Andiamo subito a conoscere questa fantastica ragazza!

Ciao Giada! Innanzitutto benvenuta e grazie per essere qui con noi!
Sei pronta per iniziare? Sì? Bene! Allora: parlaci un po’ di te! Chi sei? Presentati e parlaci delle tue passioni più grandi!
Ciao a tutti! Mi chiamo Giada, ho 23 anni e da due anni gestisco il blog “Fantasticando sui libri”. Sono una studentessa di lingue prossima alla laurea e una traduttrice freelance. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e la lettura
Traduttrice freelance? In cosa consiste esattamente l’essere una traduttrice freelance?
Traduco testi di autori italiani in inglese, tedesco, spagnolo e portoghese in modo indipendente, infatti per il momento non lavoro per una casa editrice come traduttrice, ma mi piacerebbe molto farlo
Sei una ragazza dalle mille risorse, quindi! Non sei una scrittrice, ma bensì una blogger: come è nato il tuo essere blogger?
In realtà il mio essere blogger è nato per puro caso, era il 2014 e a dicembre - gennaio mia cugina Anna aveva aperto il suo blog L'Essenziale è invisibile agli occhi, un giorno ero all'università prima di letteratura inglese 3 e mi sono chiesta: perché non aprirne uno anche io? Fantasticando sui libri doveva essere un blog incentrato sui grandi classici della letteratura, ma dopo aver conosciuto tutte le scrittrici italiane con cui ora ho un ottimo rapporto, ho cambiato idea e ho deciso di propormi per recensire autori italiani.
Perché proprio autrici italiane? 
Perché non avevo mai letto nulla delle autrici contemporanee, ero molto curiosa, era un territorio nuovo per me... Volevo conoscere loro e i loro libri, volevo che mi vedessero sopratutto come una lettrice aperta e che non ha paura di mettersi in gioco. È stato bellissimo conoscervi tutte (e tutti) e ogni giorno bi sono grata del sostegno che mi date.
Quindi hai scoperto un mondo nuovo! Leggi solo autrici e autori emergenti o anche autrici e autori più affermati?
Leggo un po' di tutto, di solito leggo prima un'autrice Self e poi una affermata, ma mi può anche capitare di leggere solo Self. Sono una lettrice che va molto a istinto quando sceglie i libri da leggere.
Parli di istinto nel leggere. Che cosa intendi, esattamente? Cosa ti attrae di più, in un libro?
Per istinto voglio dire che quando prendo in mano un libro, leggo prima la trama e poi l'inizio del prologo per vedere se mi potrebbe piacere, ma mi è capitato di comprare libri a scatola chiusa perché attratta dalla sinossi o solo dal titolo
Quali sono, secondo te, le caratteristiche che un libro deve avere per essere considerato “perfetto”?
Un libro per essere perfetto deve innanzitutto avere una buona struttura dei personaggi ben delineati con delle caratteristiche che mi verrebbe da definire indimenticabili, perché ricordo ancora adesso alcuni libri che ho letto l'anno scorso che mi hanno colpito così tanto che mi sono rimasti impressi. Una cosa che amo molto in un libro è un buon equilibrio tra parti descrittive e dialogate, che se ben calibrate possono permettere al lettore di immergersi totalmente nel romanzo.
Nella tua vita di blogger hai letto e recensito tantissimi libri. Quali sono i tuoi tre libri e i tuoi tre autori e autrici preferiti? 
Ho riflettuto a lungo su questo argomento in questi giorni per dire con certezza chi siano i miei autori e autrici preferiti. Ecco la risposta *rullo di tamburi*. Le mie scrittrici preferite sono Chiara Cilli, Sagara Lux e Morgan Cavendish. I miei scrittori preferiti sono: Ken Follet, JR Tolkien, CS Lewis (bonus: George RR Martin)
Mi sento ignorante, lo ammetto! Non conosco nessuna delle tre! Ti va di parlarci di loro?
Chiara Cilli è una scrittrice di Dark romance ed erotico, l'ho conosciuta l'anno scorso quando stava organizzando il Release Blitz di Soffocami. Anche Sagara l'ho conosciuta in occasione di un evento uguale, infatti stava organizzando il Release Blitz di "Di carne e di piombo" e mi ha proposto di farne parte, è un'autrice di romantic suspense. Morgan Cavendish è un'autrice di Urban fantasy e la conosco da due anni, l'ho conosciuta due anni fa nel gruppo di Connie Furnari
Interessante! Credo proprio che le cercherò e le leggerò! Quali sono, invece, i libri e gli autori che ti sono piaciuti di meno?
Se devo essere sincera "50 sfumature" di EL James non l'ho proprio sopportato, passavo dal ridere all'essere disgustata nel giro di 10 pagine. Ma l'ho letto tutto, non so come ci sono arrivata alla fine. Un altro libro che non mi è piaciuto è stato Emma di Francesca Pace, mi dispiace molto perché il libro aveva grandi potenzialità - di recente so che lo ha rieditato, perciò io sono disponibile a leggere la nuova versione. Per il resto sono gran pochi i libri che non mi sono piaciuti.
E quali sono i tuoi tre personaggi preferiti? 
È dura sceglierne tre, sono tanti i personaggi a cui sono legata dei libri che ho letto: Darren di "Di carne e di piombo", Henri Lamaze di "Soffocami" e Ally Rose di "Ally Rose- la quinta vittima" ma anche Liliana di "Sei il mio respiro" di Valentina G. Bazzani
Quali sono, invece, quelli che hai apprezzato di meno? Sempre se ce ne sono.
Credo che l'unico che non mi sia piaciuto sia proprio Christian Grey
Hai mai pensato di scrivere un libro, anziché leggerne soltanto?
Sì, scrivo da quando avevo 14 anni e il mio sogno è di pubblicare due saghe fantasy Young Adult.
Bene, direi che è tutto! Un saluto ai nostri lettori?
Grazie per avermi ascoltato, mi sono trovata bene nel tuo blog! Buona serata!
Grazie a te per aver risposto alle mie domande!

Presentazione della duologia romance: "In volo con te" e "Questo viaggio è per sempre" di Jessica Maccario"

Ben tornati!
Oggi vi presento una duologia che sto leggendo (e che presto recensirò): "In volo con te" e "Questo viaggio è per sempre" di Jessica Maccario.

Titolo: “In volo con te”
Autore: Jessica Maccario
Illustratore: Elisabetta Baldan
Genere: romance contemporaneo
E-book: 1,49 €
Cartaceo: 12,90 €
Data di uscita: ottobre 2014

Sinossi:
Giulia sente crollare ogni certezza quando suo marito Tommaso se ne va di casa per cercare quella libertà che in Italia gli viene negata. Ad Amsterdam riesce finalmente ad essere se stesso, ma Giulia non sa spiegare alla piccola Carlotta il motivo della sua partenza ed entra in un vortice di dolore che le fa mettere in discussione anche le scelte del passato. Grazie alla bambina, Giulia trova il coraggio per partire e affrontare una volta per tutte Tommaso. Lei, così stupidamente innamorata, e lui, irrimediabilmente gay... Tra discussioni animate e pentimenti, il passato torna prepotentemente nella vita di Giulia e il futuro si prospetta più incerto che mai. L’unica sicurezza è la sua bambina, che travolge tutti con la sua spensieratezza e le impedisce di cadere nella disperazione.
Un incontro inaspettato in aeroporto, una nuova città da esplorare e un vecchio diario sono la migliore medicina. Perché, forse, il suo cuore potrà tornare ad amare ancora...
Un romance spensierato e profondo, che mostra quanto il legame tra madre e figlia possa essere importante, e invita a cercare la luce anche quando tutto sembra andare storto...

Un estratto:

Ho sempre amato il mio lavoro. Amo la sensazione che mi dà sfiorare un vecchio libro tra le dita, sentire che ha bisogno di aiuto e che mi sta chiamando. Accarezzare la copertina ormai ingiallita, piena di buchi e di strappi, e sentirsi come un medico pronto a curare un paziente. Perché è questo che faccio nella vita: curo i libri.
«Sei come il papà di Meggie nella mia serie preferita, mamma?»
Guardo Carlotta e il mio cuore si scioglie. Mia figlia è adorabile, anche se ha tutta la torta sparsa sul mento e mastica con la bocca aperta nonostante le abbia detto mille volte che non sta bene farlo. È adorabile in ogni gesto che fa, lei. Mi si strazia il cuore nel vederla così innocente, lei che ancora non ha capito cos’è successo in questa famiglia, lei che ancora pensa che sia unita come sempre.
«Vuoi che ti legga un altro paragrafo, tesoro?»
I suoi occhi s’illuminano: dice sempre che questo momento della giornata è il suo preferito.
Spesso la sera ci sediamo vicine, con in mano un libro aperto. Lei si rannicchia accanto a me, io faccio scivolare un braccio attorno alla sua schiena e leggo per lei. Carlotta non sta in disparte, partecipa attivamente alla lettura: ride, commenta i passi, fa domande, si unisce a me quando vede che sono stanca. Sa leggere anche da sola ormai, almeno i libri più semplici, ma dice che in due è molto più bello. Sono io che ho instillato in lei il piacere della lettura fin da piccola. A tre anni le leggevo abitualmente un paragrafo al giorno e lei già mi fissava incuriosita. Non l’ho forse fatto affinché crescesse con il desiderio di prendersi cura dei libri come faccio io per lavoro?
Afferro Cuore d’inchiostro dalla mensola sopra il televisore e leggo, anche se ho un diario da restaurare che mi aspetta. Per quanto io ami il mio lavoro, la faccina sorridente della mia piccola di otto anni non passerà mai in secondo piano. Lei è la mia vita, mi accompagna ogni giorno con le sue risate, con le sue domande curiose, con la sua spensieratezza. Lei che ancora non ha capito che nel mondo non tutti sono buoni, che a volte bisogna spezzare quella quotidianità che si era creata. Ma io come faccio a spiegarglielo senza ferirla? Non sono brava con le parole, non lo sono mai stata. Nemmeno quando la maestra mi chiedeva di scrivere un tema in 150 righe ed io a malapena riuscivo a buttarne giù dieci.
Carlotta corruga la fronte, concentrata sulla storia. Dice che questo è un libro troppo spesso, che è ancora presto per cominciare da sola l’avventura perdendosi in quei caratteri così piccoli. Preferisce che sia io a farlo per lei, esattamente come la protagonista del libro che stiamo leggendo. Peccato che io non sappia far uscire dal libro le creature più strane... io so soltanto prendermi cura dei libri e lo faccio con tutta la devozione possibile.
«Quando arriva papà?»
Sto leggendo un dialogo del padre di Meggie e impiego un istante a capire che la domanda non è pertinente al libro. Carlotta l’ha posta scrutandomi con i suoi grandi occhi ansiosi e sempre vigili. Si riferisce proprio al suo papà, anche se io ho fatto di tutto per sfuggire dalla verità. Eh già... quando arrivi Tom?
«Papà non... non torna ancora», balbetto e la mia voce s’incrina leggermente. Un dolore sordo accompagna costantemente le mie giornate, mi costringe a ripensare a momenti che vorrei dimenticare. Dannati ricordi, perché non andate a nascondervi nel ripostiglio della mente almeno per questa sera?!

 Titolo: “Questo viaggio è per sempre”
Autore: Jessica Maccario
Illustratore: Violet Nightfall
Genere: romance contemporaneo
E-book: 1,49 €
Cartaceo: 12,90 €
Data di uscita: 29 settembre 2015

Sinossi:
Essere una madre single non è semplice per Giulia, che deve occuparsi della sua bambina e della libreria di cui è socia. In più, mal tollera la presenza di Marisa, la nuova compagna di suo padre. Le responsabilità e le difficoltà la fanno spesso sognare di lasciare la città per un posto più tranquillo, in cui vivere immersa nella natura.
Giulia sa che il suo cuore ha bisogno di ricominciare a fidarsi degli uomini, ma la scomparsa di Andrew fa entrare in crisi i suoi sentimenti. Erano solo bugie le sue? Si è solo illusa che tra loro ci fosse qualcosa di più dell’amicizia?
Tommaso e le sue amiche di sempre Gina e Tina, in procinto di aprire la loro pensione in Canada, sono come una ventata di aria fresca, la loro presenza riempie le sue giornate di gioia allontanando l’insofferenza. Finché, un giorno, entra nella sua vita un uomo di nome Igor.
In bilico tra il desiderio di lasciarsi andare e la voglia di fuggire, Giulia deve fare la sua scelta. Andrew merita una seconda possibilità o è più giusto concedere fiducia a Igor? Chi sceglierà il suo cuore?

Un estratto:

«Giulia, ci sei?»
Sono talmente concentrata a restaurare un vecchio libro di fiabe che a malapena mi accorgo del tintinnio del campanello. La mia mente realizza in un secondo momento che la voce mi è familiare. Alzo la testa di scatto, cercando con gli occhi quello che la mente ha già compreso.
«Tom?», esclamo con stupore.
È proprio lui. Entra con passo disinvolto nel negozio, scrollandosi via i pochi fiocchi di neve caduti sulla giacca. Il suo sguardo ammaliante mi cerca, il suo sorriso ironico è ora aperto e sincero. Non posso credere che sia qui.
«Cosa...»
«La sorpresa è riuscita?»
«Oh, Tom!»
Aggiro il bancone e mi fiondo tra le sue braccia. Premo il viso nella pelliccia del giaccone, rabbrividendo appena le sue dita ghiacciate mi sfiorano. Le sue mani mi accarezzano la schiena, risalgono sicure. Si fermano sulle spalle per liberare una ciocca dei miei lunghi capelli dai cristalli di neve che inavvertitamente mi ha passato.
«Carlotta sarà felicissima di vederti!»
«E tu, sei contenta che io sia qui?», mi scruta attento, quasi timoroso della mia risposta.
«Non puoi neanche immaginare quanto!»
Con una risata il mio ex marito mi stritola nel suo abbraccio. Le sue braccia sono state per anni un rifugio sicuro, sapevo che c’erano per accogliermi nei momenti di bisogno... quanto mi sono mancate. Mi ritraggo per osservarlo meglio e non posso fare a meno di notare la sua espressione radiosa. Non sono solo i suoi occhi chiari a risplendere di gioia, persino le guance imporporate dal freddo e i capelli ondulati bagnati dalle goccioline lo rendono diverso dall’uomo incupito e rabbioso che è partito da qui. No, non c’è nulla che adesso mi ricordi quell’uomo. Amsterdam ha davvero cambiato Tommaso.
Qualcuno si schiarisce la voce e io mi alzo in punta di piedi per guardare oltre la sua spalla. Resto a bocca aperta perché, titubante sull’uscio, c’è Luke.
«Sei riuscito a convincere lui a venire qua?», chiedo con tutta l’incredulità che riesco a mettere.
Tommaso ride, voltandosi per fargli cenno di entrare. «Dai, non essere timido! E poi fuori si gela, ti prenderai un malanno a stare lì.»
Luke avanza imbarazzato, lasciando chiudere la porta dietro di sé. Il tintinnio si propaga nel negozio, inducendo Elisabetta a sporgersi dallo scaffale per dare un’occhiata. Mi guarda incuriosita, ma io le faccio segno che le spiegherò dopo. Devo ancora realizzare del tutto che il mio ex e il suo nuovo compagno sono qui, davanti a me, e non ad Amsterdam dove li ho lasciati cinque mesi fa.
«Ciao», dice Luke baciandomi nervosamente sulle guance. Beh, almeno un contatto adesso c’è stato: la prima volta che ho osato sfiorargli il braccio è trasalito e si è scostato da me.
Tommaso si toglie la borsa che ha a tracolla e la posa sul bancone, nel poco spazio libero che c’è ancora a disposizione.
«Ho un po’ di lavoro per te», annuncia fiero.
Mi esce un gemito. «Lavoro? Sono piena fino ai capelli!»
«Ti ricordo che meno di sei mesi fa ti lamentavi per la crisi.»
«Vero», ammetto. «Ma la libreria ci sta dando molte soddisfazioni e avere un laboratorio così vicino agli scaffali induce la gente a portarmi più roba, chissà perché.»
«Forse perché così possono controllare se sai fare il tuo mestiere», mi prende in giro Tom.
«Tu scherzi, ma qualcuno lo fa davvero. I vecchietti, soprattutto. Si appostano vicino alla sezione della floricoltura e fingono di sfogliare un libro mentre mi osservano, poi se ne vanno con in mano un volume sulla semina che secondo me non apriranno mai.»
«Ti lascio sola un po’ di tempo e ti fai già nuovi amici», mi prende in giro il mio ex.
Luke si avvicina alla sezione dedicata agli sport e ne solleva uno. «Sono proprio curioso di vedere cosa dicono gli italiani della corsa. Così mi tengo anche in allenamento con la vostra lingua.»
Mi auguro che l’autore del libro non sfiguri davanti a uno sportivo a trecentosessanta gradi com’è lui, che fa il personal trailer per le donne, tiene corsi in palestra e si allena più di tutta la gente che conosco a Torino. Senza contare che, a parte l’accento, con l’italiano non se la cava per niente male.
Mentre lui legge, io mi rivolgo al mio ex. «Perché non mi hai detto che sareste venuti? Potevo preparare la stanza e avrei messo in ordine i giocattoli di Carlotta se avessi saputo che...»
«Ci fermeremo soltanto qualche giorno e abbiamo già prenotato in un hotel economico. Volevo farti una sorpresa. Quasi come quella che voi due avete fatto a me», aggiunge ironico e io arrossisco al pensiero della Giulia furiosa e disperata che è partita apposta per riportarlo a casa. Non sono riuscita nell’intento, ma almeno il viaggio è servito a farci sentire di nuovo uniti. Amici come prima, questo era quello che mi ha chiesto Tommaso prima che ritornassi qui. Ma liberare il mio cuore dalla sua presenza costante non è stato per nulla semplice... ancora adesso, lo sento battere felice per averlo appena rivisto.

L'autrice: 

Jessica Maccario è nata a Cuneo il 9 agosto 1990. Laureata in Beni Culturali Archivistici e Librari a Torino, valuta manoscritti per le case editrici e corregge libri di aspiranti autori. Ha pubblicato il romance “In volo con te” e i primi due fantasy della serie de Gli Elementali, dal titolo “Insieme verso la libertà” (edito da Bibliotheka edizioni) e “La spada degli elfi”, oltre a una decina di racconti disponibili sui siti o in antologie. A dicembre sono usciti anche il romantic suspense “Io ti libererò” e il racconto natalizio gratuito “Un amore coi fiocchi”.

La si può trovare su Facebook, aNobii e Goodreads, tra una miriade di gruppi e blog di lettori. Per avere informazioni sulle uscite o contattare l’autrice, questo è il suo sito: http://jessicamaccario.wix.com/jessicamaccariobooks.



venerdì 20 maggio 2016

Recensione: "Sole di mezzanotte" di Jo Nesbø

Buon giorno a tutti, amanti della lettura!
Ieri sera ho ultimato “Sole di mezzanotte” di Jo Nesbø, scrittore, musicista e attore norvegese.
Ma bando alle ciance!
Vi lascio subito alla recensione!


Trama:
Dice di chiamarsi Ulf, e cerca un posto dove nascondersi. Cosí ha viaggiato per 1800 chilometri su treni e autobus fino a un paesino sperduto, nell'estremo nord della Norvegia. Aveva dei buoni motivi per tradire il Pescatore, il signore della droga con cui lavorava a Oslo, ma ora ha i suoi sicari alle calcagna. Inutile continuare a scappare. A Kåsund, almeno, ha trovato un capanno da caccia, una donna quasi bella e un ragazzino che non vedeva l'ora di parlare con un forestiero. Non dovrà attendere a lungo per scoprire se, anche per uno come lui, è possibile una redenzione. Oppure se davvero la speranza non è altro che un'invenzione del diavolo.

“Ci fabbrichiamo storie con un capo e una coda, con una logica inventata per dare una parvenza di senso alla vita”

Che cosa dire di questo libro?
Beh, moltissimo.
Innanzitutto lo stile dell’autore è fantastico, l’ho semplicemente adorato: incisivo e rapido, Nesbø è in grado di tenere il lettore con il fiato sospeso per tutta la durata dell’opera. Ti fa venir voglia, parola dopo parola, di scoprire chi è “Ulf”, di capire il perché abbia derubato il Pescatore, chi sia Anna.
Pagina dopo pagina, ci si affeziona sempre più anche ai coprotagonisti: il piccolo Knut e la coraggiosa Lea.
Ho adorato ogni singola parte di questo libro, seriamente!
Dall’inizio alla fine.
Ero parecchio scettica, dal momento che gialli \ thriller ed io non andiamo d’accordo, ma, man mano che lo leggevo, mi sono ricreduta, poiché è davvero magnifico: l’ho adorato.
La cosa che più mi ha colpita è lo stile dello scrittore, di cui mi sono seriamente innamorata (e che sicuramente mi porterà a leggere altri suoi lavori non appena avrò tempo).
Altra cosa che mi è piaciuta molto sono le digressioni che Nesbø fa: semplicemente magnifiche, davvero!


"Quando ripartii, me ne stetti a guardare fuori del finestrino ripensando a quello che avevo detto, che sarei tornato sicuramente. Allo stesso tempo concepii per la prima volta il pensiero più triste in assoluto: che è impossibile tornare indietro. Che l'ora diventa allora, l'ora diventa allora in un maledetto battibaleno, e non esiste una retromarcia in quello stramaledetto veicolo che chiamiamo vita."


Voto: 5/5

giovedì 19 maggio 2016

Presentazione: "Mamma e papà sono single" di Francesca Rossini

Seconda presentazione!
Un libro che sembra molto carino e simpatico, che sono sicura piacerà a molti.
Ve lo consiglio vivamente.

Titolo: Mamma e papà sono single
Autore: Francesca Rossini
Genere: Rosa ironico
Pagine: 240
Prezzo: 1 € ebook 9,36 cartaceo


Link: https://www.amazon.it/Mamma-pap%C3%A0-single-Francesca-Rossini-ebook/dp/B01FEYVGPO/ref=pd_ecc_rvi_4

Trama:
Due passati che lasciano il segno: Lui, Massimo, un divorzio fresco alle spalle e sulle spalle, con una ex moglie asfissiante e una figlia usata come ricatto. Lei, Susanna, una vita da errante, per fuggire da un dolore enorme, con unico desiderio di costruire una vita serena per sua figlia. 
Amici per dovere, amanti per patto. Riusciranno a sfuggire ai loro stessi preconcetti, alle proprie paure, all’orgoglio? 
Può un rapporto procedere a ritroso, passando dal sesso all’amicizia, senza complicazioni?

Un estratto:

Oh mamma, la sala è un disastro. Corro a raccattare giocattoli e carte di biscotti in giro per la stanza. Passo la scopa veloce, butto tutto, anche quello che può servire: matite, gomme da cancellare, vestiti delle Barbie, bottoni. Poi recupererò dopo.
Apro le finestre a far cambiare l’aria. Prendo anche un deodorante per ambienti, non si sa mai.
Il campanello mi fa sobbalzare, già sono passati cinque minuti?
«Ecco!» urlo. Un’ultima occhiata in giro. Merda! la mia biancheria intima piegata è sul divano, ho dimenticato di metterla nei cassetti. Corro a nasconderla: la ficco nella prima anta libera della credenza.
«Arrivo!» grido ancora.
Apro e subito Martina sgattaiola dentro: «Miaaa!»
«Marti!» la sgrida lui mortificato. Mi fissa sulla soglia con il latte in mano. La mia mente manda in onda l’immagine in cui afferro la bottiglia e gli chiudo in faccia la porta o in alternativa quella ancora più assurda un cui lo afferro per la maglia e lo bacio. No, non è il caso.
«Ehm, vuoi entrare?»
«Scusami sai, andiamo via subito»
Lo spero.
«Marti!» Sento urlare dalla cameretta di Mia. Le due corrono in sala, come trottole ci passano accanto e si fiondano su una bambola in bella mostra sul divano.
«Vedi è quella di cui ti parlavo, spingile la mano» dice Mia, emozionata per la visita inattesa. Si mettono a giocare e noi rimaniamo lì in piedi imbarazzati.
«Ehm vuoi un caffè?» chiedo poco convinta.
«No, no grazie, porto Martina a fare colazione»
«No, papi voglio restare qui da Mia»
«Sì mamma ti prego può rimanere?» Mi chiede subito Mia. Cerco di fulminarla con lo sguardo, ma ancora è troppo piccola per questi segnali, l’ultima volta che ci ho provato mi ha chiesto preoccupata: “mamma perché fai queste facce strane?” E a me non è rimasto che curvare le spalle incassando la figura barbina. Stavolta sono più fortunata: Mi ignora totalmente.

Biografia:
Francesca Rossini vive a Manziana, piccolo paese nel verde della provincia romana. 
È un’insegnante che si diverte a scrivere e illustrare fiabe per i suoi alunni. 
Avida lettrice, appassionata di romanzi di azione e di avventura, con trame ricche di intrigo e pericolo, ha da sempre coltivato la passione per la scrittura. Phoenix-operazione parrot, di Lettere Animate, è il suo romanzo d’esordio, cui ha fatto seguito il secondo volume: Phoenix-persecuzioni.
La sua nuova uscita è un romance ironico: Mamma e papà sono single.


Presentazione: "La propria strada" di Monica Schianchi

Ecco a voi la prima presentazione del blog.
Vi presento un libro che a me, personalmente, ispira davvero ma davvero molto: "La propria strada" di Monica Schianchi.

Titolo: La propria strada
Autore: Monica Schianchi
Genere: rosa/erotico
Pagine: 180 ca
Prezzo: 1,50€ o gratis con KU
Nota: prequel di Incontri in maschera

Link: https://www.amazon.it/propria-strada-Monica-Schianchi-ebook/dp/B01ERVI3M4?ie=UTF8&qid=1463555094&ref_=sr_1_1&s=digital-text&sr=1-1

Trama: 
Quante persone decidono di intraprendere la strada più semplice soltanto per arrivare prima, e si accontentano delle briciole, accantonando sogni o progetti e relegandosi ad una vita al di sotto delle proprie possibilità? 
Lorenzo si è sempre accontentato: dopo la laurea in economia ha trovato lavoro come dipendente in una grossa azienda e accetta uno stipendio mediocre, ma che lo fa andare avanti. Allo stesso modo si interessa a tutte le donne che incontra, con la consapevolezza che da queste non bisogna chiedere nulla di più che farsi scaldare il letto. 
La sua vita procede su un binario monotono finché una sera non incontra una donna diversa, una donna in grado di infiammare i suoi desideri e di rimescolare le carte in tavola al punto da far comprendere a Lorenzo quanto sia importante riprendere in mano la propria vita. 
E trovare la propria strada.


Un estratto:
 "Ehi, ehi, scusa", le tocco un braccio per farla voltare. 
"Che c'è?" Mi chiede, con un tono scocciato.
Nella fretta di raggiungerla non ho pensato alla frase con la quale abbordarla.
Merda!
"Ti ho vista mentre ballavi, prima, e, wow, sei..."
"Sparisci", mi interrompe, e si volta per andarsene.
"Aspetta".
"Ma che vuoi?" Sbotta.
"Secondo te cosa voglio?" Le chiedo. Lei mi squadra per un secondo con aria di sufficienza [...]
"Lasciami in pace", dice, si volta di nuovo. "E non mi toccare".
Praticamente corre via mentre io resto impalato un mezzo al corridoio a rodermi il fegato.
La voglio. La voglio. La voglio.
Devo assolutamente trovare un modo.